Foto ritratto ambientato per psicologa

Shooting fotografico indoor e set design per Cristina Paschina

Il cliente

Cristina è una psicologa clinica, ha appena terminato gli studi e desidera lanciare la propria attività sul web, con lo scopo di acquisire nuovi clienti e avviare il suo studio.

La richiesta del cliente

L’obiettivo dello shooting è quello di creare una base di materiale – principalmente ritratto ambientato – da poter utilizzare su sito web, social media e comunicazioni di vario tipo.

La nostra soluzione

Per questo shooting ci avvaliamo di una location arredata che proponiamo alla cliente inclusa nel pacchetto. La scelta del fondale così come le props giocano un ruolo fondamentale nella riuscita del lavoro, così come le luci e la posa.

Lo shooting di ritratto privato

Le foto in questa sezione fanno riferimento allo shooting di ritratto privato, realizzata per la psicologa clinica di Milano, Cristina Paschina. L’ambientazione, ricreata in location privata con l’ausilio di alcuni oggetti, serve a immergere il soggetto in un tipico studio domestico, come quello della cliente.

Le props utilizzate

Per questo shooting sfruttiamo:

  • Un ampio tavolo di ciliegio;

  • Una lampada da tavolo Churchill con paraluce verde;

  • Un MacBook Pro;

  • Penna Montblanc;

  • Agenda Moleskine;

  • Libreria per lo sfondo.

Tutti gli oggetti sono stati procurati appositamente per questo servizio fotografico e selezionati insieme alla cliente, per ricreare un ambiente il più affine possibile a uno studio domestico.

L’illuminazione per lo shooting

Le foto vengono scattate con l’ausilio di una torcia flash Godox AD400Pro con Octabox da 90cm, montato su uno stativo Manfrotto. L’ampia sala consente di posizionare la luce a piacimento, in questo caso optiamo per uno stile di illuminazione abbastanza naturale, che non sembri troppo studiato e artificiale.

La comodità del flash wireless risiede nel fatto che si tratta di una unità portatile senza fili, dotata di una batteria autonoma. Questo consente di muovere la luce a piacimento, senza preoccuparsi di tendere cavi o di non avere abbastanza filo per raggiungere lo spot ideale. Inoltre queste torce sono controllabili da remoto. Tutto questo, oltre a essere una grande comodità per il fotografo, contribuisce a mettere a proprio agio la cliente, che si ritrova in un ambiente confortevole e privo di minacciose ragnatele di cavi e alimentatori.

Il bilanciamento tra luce naturale e luce flash

All’inizio dello shooting viene calibrata la luce, in modo da avere una illuminazione sul soggetto proveniente prevalentemente dalla torcia flash Godox, ma senza soffocare completamente il bagliore proveniente dalla lampada da tavolo Churchill, puntualmente accesa per riscaldare la scena con il suo bulbo a incandescenza.

Ecco un caso in cui la differenza di temperatura delle due luci, quella flash e quella a tungsteno, ha giocato a nostro favore! L’operazione è stata portata a termine senza l’ausilio di un esposimetro; anche se l’esposimetro può risultare uno strumento essenziale per calibrare la potenza luminosa del flash, è nostra opinione – supportata peraltro dal ditatta e fotografo Karl Taylor –, che possa risultare limitante: una volta che conosci il tuo equipaggiamento, non è un numero a stabilire qual’è l’esposizione corretta, ma il tuo gusto personale e la tua esperienza.

Il ritratto ambientato

Per calare il soggetto all’interno della scena abbiamo sfruttato al meglio alcuni degli oggetti selezionati, come in particolare il telefono smartphone e la penna Montblanc. Questi due oggetti diventano paradigma della professione di psicologa clinica, che lavora anche a distanza con paziente che ascolta mediante supporti digitali, prendendo pazientemente nota dei loro turbamenti.

La coerenza è importante all’interno di una sessione di ritratto ambientato, ma non per questo abbiamo trascurato l’importanza di avere più cambi d’abito per la cliente – assieme alla quale è stato curato lo styling dello shooting. I capi sono moderni ma severi, così come si addice a una professionista di questo settore.

La scelta dello sfondo per il ritratto

La libreria sembra sempre la scelta più ovvia. Politici, potenti e saltimbanchi da tutto il mondo scelgono sempre una parete piena di libri, spesso incollata con il chroma key, per mostrare che sono autorevoli.

In questo caso la libreria però è vera. Ci siamo sentiti di utilizzarla perché sappiamo quanto la cliente prenda seriamente il suo lavoro e la sua mission, aggiornandosi frequentemente per essere sempre al passo – e addirittura proponendo il proprio lavoro in ambito scientifico in maniera attiva. La libreria in questo caso non ci è sembrata un mero simbolo di potere da scriba egizio, quanto la degna cornice per un ritratto veritiero.

La post-produzione

Su questi ritratti la post-produzione è stata minima: si è trattato perlopiù di separazione delle frequenze, color correction e white balance e poco altro. La gestione in camera durante lo shooting di luci e ombre, nonché dell’inquadratura, della posa e del contesto, permettono in verità di velocizzare le operazioni, snellendo al minimo i tempi da dedicare al fotoritocco.

In particolare la posa e la scelta delle luci consentono di risparmiare diverso tempo in fase di post. riducendo al minimo le imperfezioni ed esaltando invece quelli che sono i punti di forza della fisicità e delle fattezze del soggetto.

Vi lasciamo con un’ultima foto estratta dallo shooting di ritratto ambientato, con l’ultimo cambio scelto insieme alla cliente.


Sviluppi futuri

L’attività della dottoressa prosegue con lo sviluppo di un sito web, si prevedono nuovi shooting per tenere aggiornato curriculum, presenza online e social media.