Avventura food photography

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Le immagini parlano da sole, quindi se vi è appena venuto il diabete possiamo procedere!

Questo è parte del reportage fotografico, realizzato per la Pasticceria Massimo 1970, in occasione delle festività natalizie. È il caso di dirlo, qui la foto la fa molto il soggetto – con dolci realizzati a regola d'arte con dovizia di particolari, è davvero difficile che le foto non mettano appetito.

Ma vediamo nel dettaglio come ci siamo mossi in questo caso.

Con cosa si fotografano i dolci?

Noi abbiamo scelto il buon vecchio 50mm, nifty-fifty. Più che la lunghezza focale, la nostra attenzione era all'apertura. Visto lo spazio dirotto in cui abbiamo lavorato – le fotografie sono state realizzate direttamente in pasticceria –, la possibilità di sfocare completamente lo sfondo si è rivelata fattore cruciale. 

In generale per fotografare dolci o cibo consigliamo una lunghezza focale superiore a 50mm (e in effetti, trattandosi di un sensore APS-C, noi stavamo effettivamente usando un 80mm). Concentrare l'attenzione sui dettagli è meglio che includere lo sfondo in questi casi; addirittura può essere una buona idea utilizzare una lente macro, per portare alla luce dettagli minuti ma finemente cesellati dell'opera culinaria.

Che luci usare

A meno che non ci siano parti trasparenti o di vetro – come nel beverage –, la scelta delle luci è abbastanza libera. Meglio privilegiare comunque una luce abbastanza morbida e con temperatura neutra, per non alterare i colori degli ingredienti.

Abbiamo sperimentato che, mentre lavorare con luci fisse rende il compito più semplice in termini di posizionamento – è infatti possibile scorgere in tempo reale il risultato, senza bisogno di scatti di prova –, col flash si ottengono generalmente risultati migliori.

La parte migliore

Fotografare dolci è un lavoro meraviglioso, ma la parte che preferiamo rimarrà sempre la degustazione finale!

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