Perché registrare video in 10-bit 4:2:2 color capture
Se vuoi migliorare i colori dei tuoi video sei nel posto giusto: oggi scopriremo cosa significa acquisire il video in 10-bit 4:2:2
La maggior parte dei monitor e delle piattaforme mostra i colori in 8 bit, incluso YouTube. Quindi non è obbligatorio catturare i colori in 10 bit. Tuttavia se siamo in grado di registrare con una profondità maggiore avremo, più libertà in post produzione; color grading e green screen avranno un aspetto molto migliore visto l’ampio spazio colore che abbiamo a disposizione.
In particolare possiamo lavorare sulla profondità colore – e passeremo quindi dallo standard 8 bit (quello dei monitor e di YouTube) allo standard 10 bit, che serve per lavorare il materiale prima della pubblicazione.
Cosa significa registrare in 8-bit
8 bit = 256 rossi + 256 verdi + 256 blu = 16 milioni di colori.
Cosa significa registrare in 10-bit
10 bit =1024 rossi + 1024 verdi + 1024 blu = 1 miliardo di colori.
8 bit vs 10 bit
Va da sé che la maggiore quantità di informazioni avrà delle ripercussioni sia sulle dimensioni del filmato, sia sulla possibilità di modificare i colori in post produzione. Ma possiamo anche registrare in 4:2:2 invece che in 4:2:0. Questo significa che andremo a registrare più colori ogni 4 pixel.
Registrare in 4:2:0
In particolare avremo: 4:2:0 che registra 2 colori ogni 2 file da 4 pixel.
Cosa succede se registro in 4:2:0
Come detto, questa modalità permette di acquisire le informazioni sul colore solo per 2 pixel su 8, disposti in due righe da 4. I colori mancanti vengono estrapolati dai due pixel in questione, quindi avremo una interpolazione come mostrato nella figura seguente.
Ne consegue che il video risulterà correttamente corretto, ma le informazioni sul colore saranno in parte ricostruite tramite interpolazione, per questo motivo ogni tentativo di post produzione potrebbe produrre artefatti indesiderati, il più comune dei quali è il banding.
Registrare in 4:2:2
Con il 4:2:2 avremo 4 colori ogni 2 file da 4 pixel, come illustrato qui sotto.
Cosa succede se registro in 4:2:2
In questo caso il campionamento dei colori funziona in modo diverso: invece di registrare le informazioni sul colore di soli 2 pixel su 8, ora registreremo le informazioni di 4 pixel, disposti su due righe da 4. Di nuovi, i pixel rimanenti verranno colorati estrapolando il colore.
In questo caso avremo, oltre a una maggiore frequenza di colori reali campionati, anche una sfumatura maggiore dovuta all’interpolazione derivata dall’accostamento di più colori.
Registrare in 4:4:4
Ovviamente esiste anche un 4:4:4, che registra letteralmente tutti i colori per tutti i pixel.
Si tratta di formati molto pesanti che si usano raramente, perché nella maggior parte dei casi il 4:2:0 è più che sufficiente per determinare i colori di un video, mentre il 4:2:2 è sufficiente per lavorarli.
Come si vede il colore 10-bit 4:2:2
La cosa triste è che tutti questi sforzi vengono poi appiattiti quando il video viene pubblicato. La maggior parte delle piattaforme infatti non supporta i 10-bit; lo stesso YouTube gira solo a 8-bit.
Ma allora a cosa serve il 10-bit 4:2:2?
Proprio come accade con il file RAW in fotografia, anche nel video abbiamo la possibilità di eseguire una post produzione migliore e con meno caduta qualitativa se registriamo in un formato più ricco di informazioni.
Succede la stessa cosa con la musica: tutti ascoltiamo il formato mp3, leggero e versatile, ma le canzoni non si registrano in mp3, bensì in AIFF o WAV, formati fino a 10 volte più pesanti che servono per lavorare le tracce audio senza perdere qualità. Il master viene poi esportato in un formato adatto all’ascolto (in questo caso 44.100 Hz e 16-bit).
Quando registriamo video andremo ad acquisire le immagini con profondità 10-bit 4:2:2, successivamente alla post produzione e al montaggio esporteremo nel formato adatto al supporto di destinazione finale – nella maggior parte dei casi sarà YouTube o il web, quindi Rec 709 a 8-bit.
Le riprese fatte con frequenza di campionamento superiore risultano identiche a quelle di prima una volta esportate, ma il margine di intervento che possiamo avere in fase di lavorazione è molto superiore. Inoltre, proprio in virtù di questo intervento, il risultato finale può essere molto variegato e avvicinarsi di più ai nostri desideri.
Un video girato in 10-bit 4:2:2
Di seguito andiamo a mostrare un video interamente realizzato in 10-bit 4:2:2 ed esportato per YouTube, la destinazione finale del progetto.
Un video girato in 8-bit 4:2:0
Questo video invece viene girato con il vecchio sistema, 8-bit 4:2:0. Riuscite a notare la differenza?
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