Come cambia la luce durante la giornata?
Chi scatta abitualmente saprà già di cosa parlo. La luce è un elemento essenziale per la riuscita delle nostre foto, e purtroppo quando siamo all'aperto non sempre abbiamo la possibilità di controllarla come vorremmo. Se è vero che all'alba la luce potrebbe essere insufficiente per scattare a mano libera, è altrettanto vero che nel pieno del giorno la luce diretta del sole può rendere vana gran parte dei nostri sforzi.
A che ora è meglio scattare?
Consideriamo almeno una variabile: scattiamo all'ombra o in piena luce?
Se stiamo scattando indoors e la luce ci arriva solo di riflesso, l'orario migliore varia tra le 11 e le 16, poiché il sole sarà alto e ci garantirà una buona quantità di luce riflessa, potente e di qualità.
Scattiamo all'aperto? Allora sono guai!
Sole alto
In pratica durante l'intera giornata, a meno che non sia nuvolo, siamo in condizione di sole alto, il ché va bene per tutti tranne che per noi! Il sole infatti genera ombre molto dure, inoltre crea aree di contrasto elevate che possono superare la gamma dei nostri sensori. Scattare sotto il sole può anche essere dannoso per la salute, è infatti possibile riportare ustioni da sole, eritemi e macchie. Lasciando da parte gli scenari più catastrofici, avete mai visto cosa succede a una modella dopo 15 minuti che posa sotto il sole? Be, siccome è un essere umano, suda. E per le foto questo è male!
A meno che non stiate scattando sport o fitness...
Ecco, nello sport il sole aiuta invece! Più luce significa maggiore libertà con i tempi, e possiamo arrivare a scattare a 1/4000 di secondo immortalando anche le azioni più rapide!
L'ora d'oro
I fotografi da sempre consigliano di scattare durante la golden hour, ovvero quel momento al sorgere e al tramontare del sole, in cui tutto assume tinte dorate. Questa luce conferirà a qualsiasi immagine toni caldi e ombre non troppo dure, ad è una vera manna per ritratti, paesaggi e architetture.
L'ora blu
Non altrettanto popolare. L'ora blu sopraggiunge dopo il calare del sole, prima che il cielo diventi completamente nero. È il momento ideale per fotografare paesaggi e architetture con un mood notturno (si può fare anche di notte, ma i dettagli nel cielo rischiano di dover essere recuperati con esposizioni multiple). Durante la blue hour è probabile che dovremo utilizzare treppiedi o luci supplementari per garantirci l'esposizione ottimale.
Foto notturne
Sicuramente riservano soddisfazioni. Treppiede obbligatorio e occhio alla composizione, è la sola cosa che conta insieme all'esposizione, quando si scatta di notte. È bene ricordare che di notte, data la minor quantità di luce, i colori risulteranno più piatti. Questo perché un oggetto, per quanto colorato, per manifestare il suo colore ha bisogno di luce che lo colpisca, altrimenti risulterebbe nero, nero come la notte. Avete mai fatto caso che durante la notte tendiamo a vedere di meno i colori? Le nostre fotocamere non sono immuni a questa legge fisica; noi possiamo rimediare aumentando la saturazione in post-produzione, ma per fare questo è indispensabile scattare a ISO molto bassi, altrimenti cominceremmo a introdurre palate di rumore digitale, molto sgradevole alla vista. Va inoltre ricordato che all'aumentare degli ISO aumenta non solo il rumore, ma anche l'aberrazione cromatica, e per contro viene invece ridotta la gamma dinamica; tutte cose estremamente negative, che possiamo evitare quasi sempre servendoci del cavalletto!
In definitiva
Sappiamo benissimo che capita di scattare a tutte le ore del giorno e in ogni contesto di illuminazione. Il vademecum del bravo fotografo ci suggerisce gli orari migliori in cui scattare, ma se non fosse possibile, esistono centinaia di trucchi per rimediare a una cattiva esposizione. Di giorno si possono usare filtri ND per ridurre le aree di alte luci, di notte si possono usare cavalletti ed esposizioni lunghe, per evitare il sole di mezzogiorno è sufficiente mettersi al riparo in ombra – cosa che è anche consigliata dal buon senso –, e se proprio non riusciamo a liberarci di quelle ombre dure... proviamo in bianco e nero, potrebbero improvvisamente tornarci utili!