Foto dei danni alla Torre dei Moro dopo l'incendio del 2021
La cronaca locale non è proprio il nostro ambito, così come non lo sono la moda, la politica o gli eventi mondani. Tuttavia ci sono eventi che meritano la nostra attenzione.
L’incendio di Milano alla Torre dei Moro in Via Antonini è sicuramente uno di questi eventi, sia per il turbamento che suscita nella collettività, sia come spia di allarme su un fatto che ormai è sotto gli occhi di tutti: la manutenzione di ponti ed edifici nel nostro paese è un problema serio.
Apriamo con questa immagine che ben racchiude l’essenza di quello che è accaduto. Inchieste a parte, responsabilità a parte, i fatti sono che il 29 Agosto 2021 un grattacielo di 16 piani, la cui costruzione risale al 2011, è completamente andato in fumo.
Foto del grattacielo bruciato
Queste sono alcune immagini catturate dal piazzale antistante il teatro dell’incendio. Si vedono chiaramente i danni alla struttura, annerita dalle fiamme.
L’intero edificio è stato evacuato tempestivamente, evitando così perdite di vite umane. Alcuni amici animali non sono stati così fortunati, pare.
Queste immagini vengono scattate con Canon EOS 5D Mark IV ed EF24-70mm f/2.8 L USM durante la golden hour, un momento perfetto per catturare l’edificio con luce favorevole approfittando di una giornata senza nuvole.
Riprese aeree dei danni strutturali
Passiamo ora in rassegna alcune immagini in cui risultano evidenti i danni subiti dalla struttura. Cominciamo con alcune immagini dell’edificio da vicino.
Da questa prospettiva risultano evidenti i danni alla facciata e al tetto. Impressionante come si riesca a vedere parte degli interni degli appartamenti che, fino a pochi giorni fa, ospitavano circa 70 famiglie.
La gallery mostra in modo eloquente quanto si siano estese le fiamme. Grano diversi video online dell’incendio, che non riporteremo qui perché i diritti di distribuzione del materiale non ci appartengono.
Nell’immagine che segue si vede chiaramente il danno al tetto e agli ultimi piani della struttura.
Video aerial con DJI Mavic
Segue un breve video montato che mostra a tutto tondo la portata dell’incendio di Milano che, nel 2021 ha portato alla distruzione della Torre dei Moro, situata in Via Antonini, appena fuori dal centro della città in zona sud.
Come è evidente osservando queste immagini, i danni avrebbero potuto interessare un’area ben più vasta – pensate se la struttura avesse ceduto – ed è un vero miracolo che non si siano registrate vittime umane.
Fotografia di cronaca
Normalmente non la facciamo. La fotografia di cronaca voglio dire. Per via dell’imprevedibilità con cui gli eventi si susseguono, ci è impossibile pianificare e inserire questi eventi nella nostra programmazione. Con pochissime eccezioni, tra cui questa.
Altri eventi di cronaca che abbiamo seguito sono quelli di Twitter, disponibili nei case history.
Che cosa serve per fare foto e video di cronaca?
In verità non molto. Ogni fotografo è diverso, ma soprattutto nella cronaca, l’importante è avere un kit versatile. Non serve rincorrere la qualità, non si parla di foto fine art o di stampe di grandi dimensioni, anzi, è da prediligere la rapidità di esecuzione e di consegna.
Per questo motivo risulta generalmente preferibile un kit APS-C con ottiche zoom, un buon esempio è il EF-S18-135mm di Canon, che consente di avere un full range in una sola lente, riducendo i tempi di cambio lenti e corpi macchina.
Inoltre una camera APS-C produce di solito file più leggeri rispetto a una full frame.
Scattare in jpg
Molti professionisti della cronaca scattano direttamente in jpg. Non sono pazzi, il motivo è semplice.
Scattare in jpg consente di lavorare con file più leggeri, il che comporta:
Più spazio di archiviazione sulla memory card;
Minor dispendio di energie per gestire i file;
Meno post-produzione;
Tempi di consegna più rapidi.
Inoltre, questo metodo di lavoro mette in condizione di scattare prevalentemente in priorità, di tempi o di diaframmi; più sovente, di tempi. In questo modo stiamo dicendo alla nostra camera di scattare, per esempio, sempre a 1/160 di secondo, in modo da evitare micromossi, tuttavia gli altri parametri saranno completamente gestiti dalla camera per fornirci una esposizione corretta.
Una bella comodità, che ci consente di evitare quasi del tutto la post produzione a computer.
Questo è importante perché spesso i committenti hanno bisogno di avere le immagini in tempi rapidi… non rapidi come siamo abituati a concepirli noi fotografi di una certa età, per rapidi intendo subito. Immediatamente.
Ecco che scattare in jpg è la chiave di volta, perché tramite dispositivi bluetooth, integrati o meno, possiamo inviare le foto tramite smartphone direttamente a chi ne ha bisogno, senza nemmeno spostarci dal teatro dello shooting.
E la post-produzione?
Ovviamente alcune delle immagini che avete visto in questo articolo sono post-prodotte, anche se non tutte. Il motivo è semplice: queste immagini sono qui per portfolio, quindi ci siamo presi il tempo di sistemarle.
Ben diverso è lavorare per un giornale, peggio ancora se online. In quel caso non c’è tempo per fare la post, le immagini devono essere scaraventate online in men che non si dica. Poco importa se contengono errori di qualche tipo, l’importante è farle uscire per accaparrarsi una fetta di pubblico.
Sad but true!
Foto still life per orologi di lusso