Registrare ed esportare l’audio per YouTube
Se stai leggendo questo post, posso solo presumere che la qualità audio dei video che stai producendo in questo momento non ti soddisfi appieno e che tu voglia quindi andare a migliorarla.
Sei nel posto giusto, perché questa è una piccola guida definitiva che ti svelerà tutti i segreti per registrare un audio perfetto nei tuoi contenuti per YouTube – e per il web in generale.
Se preferisci seguire il video su questo argomento, ecco il link per te.
Il microfono della videocamera / il microfono dello smartphone
Partiamo subito facendo una piccola osservazione: avrete sicuramente notato che qualsiasi camera stiate utilizzando ha un microfono. Tutte le camere in commercio attualmente dispongono di un microfono interno.
Ebbene, per registrare un buon audio per i nostri video, quel microfono è completamente inutile!
Non usate il microfono della videocamera o dello smartphone!
I microfoni presenti all'interno di qualunque camera noi stiamo utilizzando non ha le caratteristiche necessarie a darci un audio di qualità come quello che abbiamo sempre sognato, innanzitutto per via delle dimensioni: ovviamente un microfono compresso all'interno di una videocamera o fotocamera non è sicuramente la scelta migliore per andare a catturare l'audio nella maniera più appropriata.
Questo dipende anche dal fatto che i produttori di videocamere e fotocamere non si concentrano tanto sulla produzione di un microfono adatto a essere inserito all'interno della camera, perché altrimenti dovrebbero alzare il prezzo e quindi il prodotto comincerebbe ad andare fuori mercato.
In secondo luogo, un microfono è una scelta molto personale, come andremo a vedere all'interno di questo video, proprio come un obiettivo. Sarebbe quindi pregiudizievole dotare una videocamera di un microfono anziché di un altro. Molto probabilmente sarebbe comunque necessario andare a utilizzare via via dei microfoni diversi a seconda di quello che vogliamo fare.
Un solo microfono per fare tutto?
Pensateci: se stiamo realizzando un’intervista, useremo una microfonazione di un certo tipo; se stiamo facendo un video all'aperto, useremo una microfonazione di altro tipo; se stiamo girando delle scene per il cinema, utilizzeremo nuovamente una strumentazione dedicata, quindi è assolutamente impossibile stabilire a prescindere quale tipo di microfono inserire all'interno di una fotocamera.
Non solo, ma la maggior parte dei casi che andremo a esaminare prevedono l'utilizzo di microfoni esterni alla camera, proprio come i flash le luci che andiamo a utilizzare di volta in volta. Un microfono esterno alla camera è molto più versatile e potente, perché è sempre adatto a riprendere la scena esattamente come la vogliamo.
La distanza del microfono dalla sorgente
Parliamo anche della distanza: normalmente useremo un microfono da studio – io per esempio utilizzo il Blue Yeti – e lo terremo abbastanza vicino persona che parla, mentre la camera sarà abbastanza lontana.
Questo perché nel momento in cui io metto il microfono vicino, questo avrà la possibilità di catturare la mia voce in maniera molto più limpida e pulita piuttosto che se l'avessi collocato più lontano; l'audio della fotocamera serve semplicemente a sincronizzare l'audio del microfono con l'audio del video vero e proprio.
Sincronizzare l’audio del microfono con ‘audio del video
In fase di post produzione si andranno a sincronizzare le due parti audio, in maniera tale da poter usare l'audio del microfono serio, cancellando poi l'audio catturato dal microfono della videocamera. Questo perché il microfono più vicino a me ha la possibilità di catturare il segnale della mia voce in maniera più limpida escludendo gran parte di quelli che sono i riverberi della stanza. Ovviamente se noi avessimo collocato il microfono più lontano, avrebbe catturato più rumore ambientale, più riverbero della stanza.
Scudo acustico per migliorare le registrazioni
Proprio a parliamo di shield, uno scudo acustico fatto apposta per andare a minimizzare quelli che sono gli effetti del riverbero ambientale. Normalmente il microfono viene posto al suo interno e questo scudo serve a minimizzare le fuoriuscite dell'audio. Quindi nel momento in cui io vado a parlare o cantare al suo interno, andrò a registrare meno rumore ambientale, meno riverbero del resto della stanza, in generale meno cose che non voglio sentire.
Lo shield è efficace?
Una soluzione come questa non mi permette di eliminare completamente i rumori ambientali, però è comunque una buona alternativa a registrare semplicemente in una stanza non trattata.
Trattamento acustico della stanza
Se stiamo registrando in interni, anche la stanza fa la sua parte. Una stanza spoglia, senza mobili, con le pareti nude, produrrà molto riverbero e sarà quindi completamente inadatta a registrare la voce in maniera pulita ed efficace.
Arredare la stanza, introdurre dei mobili e soprattutto introdurre dei pannelli fonoassorbenti, magari dedicando anche un po’ di studio all'acustica dell'ambiente lavorativo, può sicuramente migliorare parecchio il nostro audio.
Questo ci consente poi andare a posizionare il microfono più lontano dalla nostra persona. Nel caso questo non sia possibile o nel caso la stanza abbia di per sé una cattiva acustica, la soluzione migliore è sempre avere il microfono più vicino possibile alla persona che parla o comunque alla fonte sonora che stiamo registrando.
Microfono cardioide
Un’altra cosa di cui tenere sicuramente conto quando si cerca di registrare un audio pulito cercando di eliminare tutti i rumori ambientali indesiderati e che in molti casi possiamo impostare il nostro microfono in maniera tale che catturi l'audio solamente da una parte e non tutto intorno. Useremo spesso la modalità cardioide, in maniera tale che il mic prenda solamente la voce cercando di escludere tutto quello che viene da dietro.
Il mocrofono cardioide elimina il rumore?
Questo non è completamente possibile per via del fatto che comunque anche una fonte sonora che proviene da dietro il microfono finirà per rimbalzare sulle pareti e tornare a essere registrata. Non è possibile escludere completamente una fonte sonora indesiderata, tuttavia possiamo mitigarla parecchio con questo e altri accorgimenti.
Pop shield per il microfono
Per quanto riguarda il frontale del microfono esistono dei dispositivi chiamati pop shield, che servono a schermare il microfono dal movimento d'aria prodotto sal semplice parlato.
A seconda della produzione che stiamo cercando di portare a termine, valuteremo se è il caso di introdurre questo dispositivo o altri di cui abbiamo parlato.
Eliminare rumori indesiderati
Ovviamente è buona norma cercare anche di andare a ridurre tutto quello che può essere fonte di disturbo. Vi faccio un esempio: collanine, orologi, gioielli, qualunque cosa che vada a creare tintinnio e che va da creare interferenze, dovrebbe essere rimosso durante le nostre riprese. Questo per andare a evitare il rischio di trovarci poi in ripresa con un rumore che si fa fatica a eliminare.
Cerchiamo di essere furbi e cerchiamo di eliminare tutto quello che può creare fastidio!
Che microfoni posso usare per i miei video?
Se il microfono delle nostre videocamere è completamente inutilizzabile, andiamo a scoprire che tipologie di microfono possiamo utilizzare in sostituzione!
Microfono Lavalier per riprese video
Il microfono lavalier si attacca sul bavero della camicia o dell'indumento della persona che stiamo riprendendo, il filo va poi a essere nascosto all'interno della maglietta in maniera tale che si veda il meno possibile.
Si tratta in assoluto di uno dei microfoni più piccoli che possiamo utilizzare, uno dei più invisibili di quelli che si collocano all'interno della ripresa; il mio microfono Blue Yeti è all'interno della ripresa ed è abbastanza vistoso, lo si vede, non si può far finta che non esista; è un microfono assolutamente presente nella ripresa. Al contrario il lav mic è un microfono un pochino più invisibile.
Certe volte, soprattutto nel cinema, quando un microfono non deve essere visibile, si tende magari a metterlo sotto i vestiti! Questa è una soluzione che io sconsiglio e che non amo per niente, perché ogni piccolo movimento del microfono contro il tessuto andrà a creare dei rumori che renderanno la ripresa audio completamente inutilizzabile.
Il lav è un microfono molto utile se si vogliono microfonare più persone. Se si vogliono usare dei radio microfoni, è possibile connetterlo via wireless tramite dei dispositivi dedicati e avere le registrazioni audio separate anche di più persone. È una soluzione abbastanza economica, di tutti i microfoni che vedremo è sicuramente il meno costoso.
Røde Video Mic
Passiamo alla seconda opzione: questo è un bellissimo microfono della Røde, con una staffa adatta a essere attaccata al di sopra della nostra fotocamera. Con l'ausilio di un piccolo grip può essere attaccato anche a uno smartphone, quindi è assolutamente versatile.
Il cavetto, con un adattatore, può entrare anche in un iPhone, quindi è un microfono che va bene un po’ per tutte le stagioni! È abbastanza direzionale, nel senso che è pensato prevalentemente per interviste e contesti dinamici dove comunque io vado a catturare l'audio davanti alla mia fotocamera con un cono di ripresa abbastanza ridotto.
Tuttavia anche questo microfono non è in grado di escludere completamente le fonti di rumore presenti nella stanza, quindi tutti gli accorgimenti di cui abbiamo parlato poc'anzi rimangono assolutamente validi!
Bisogna cercare di minimizzare il più possibile le fonti di disturbo cercare di avere una ripresa quanto più pulita una stanza quanto più silenziosa e in generale se stiamo riprendendo audio cercare di parlare abbastanza forte e con un volume abbastanza costante anche perché questo tipo di microfoni che sono comunque abbastanza piccoli non reggono molto bene la dinamica quindi se io sto parlando a un certo volume e poi o dei picchi di dinamica molto evidenti quindi vado a parlare molto più piano molto più forte questo tipo di microfono tenderà a cliccare parecchio soprattutto se stiamo registrando con un telefono e magari non usiamo un app di registrazione dedicata quindi avremo un volume di ingresso automatico e questo ce lo farà clip pare molto facilmente e ci porterà su molto rumore ogni volta che smettiamo di parlare
Microfono Tascam DR-40
Passiamo a soluzioni un pochino più professionali, come il Tascam DR-40: un microfono che a me piace molto, portatile; le sue caratteristiche lo rendono abbastanza professionale, nel senso che questo microfono ha due ingressi bilanciati, quindi ha la possibilità di ospitare due microfoni professionali esterni!
Questo lo rende molto appetibile che se abbiamo dei microfoni professionali chiamiamoli seri possiamo attaccarli a questo registratore che a questo punto fungerà da registratore non da microfono e catturerà il segnale proveniente da questi microfoni quindi possiamo usare anche attrezzature esterne possiamo collegarlo un mixer per catturare l'audio di tutta la scena possiamo farci diverse cose anche una coppia di microfoni interni però questi microfoni come vedete possono essere orientate il senso che possono andare a catturare una scena abbastanza mono oppure una scena completamente stereo ovviamente nel caso di una registrazione vocale andremo a posizionarli abbastanza mono per avere meno distrazioni possibile nel caso di una ripresa di un concerto per esempio andremo invece a cercare di avere una sensazione un pochettino più di un pochettino più stereo
Microfono AKG
Passiamo alle soluzioni professionali per eccellenza! Parliamo di AKG, brand che personalmente io amo – questo è un po’ un tuttofare nel senso che questo microfono va bene per la voce, va bene per la batteria, va bene per un contesto dove bisogna riprendere un ensemble, va bene un po’ per tutto.
Ovviamente rende meglio su certe cose rispetto che su certe altre, è un microfono che comincia ad avere una fascia di prezzo interessante – se ricordo bene questo è stato battuto intorno ai 500€, quindi stiamo parlando di una soluzione che comincia a essere professionale. Infatti presenta un cavo di uscita bilanciato XLR, deve essere alimentato con la corrente phantom, non è un microfono da tutti i giorni e non è un microfono da utilizzo giornaliero!
Ha infatti bisogno di un dispositivo in grado di alimentarlo, quindi non è sicuramente un microfono che vi consiglio se è stata riprendendo con uno smartphone e neanche con una fotocamera mirrorless o reflex perché avrete comunque bisogno di un dispositivo di un mixer o di qualcosa in grado di alimentarlo quindi è un microfono già di uso più professionale.
Microfono USB Blue Yeti
Nel caso stiate lavorando con una mirrorless o reflex DSLR, mi sento invece di consigliarvi il microfono USB Blue Yeti!
Questo è un microfono che si alimenta tramite USB, quindi ha comunque bisogno di essere alimentato, però tutti quanti abbiamo un computer a portata di mano la maggior parte delle volte! Se giriamo video talking head per esempio, un microfono del genere è la soluzione migliore; inoltre questo microfono ha la possibilità di entrare direttamente nella fotocamera o nel cellulare, perché ha un cavo cuffie che all'occorrenza fornisce un segnale molto molto pulito, in grado di entrare in un altro dispositivo.
Scegliere il microfono giusto
Per avere un audio perfetto non importa tanto quale tipo di microfono si sceglie – ovviamente andremo a scegliere un tipo di microfono diverso a seconda della scena che vogliamo microfonare. Se stiamo riprendendo una persona che parla in una stanza, possiamo scegliere diversi tipi di microfono, mentre se stiamo girando un film avremmo bisogno di un microfono ben preciso, con un boom operator che cerchi di tenere il microfono alto sopra la testa delle persone sopra la scena che viene ripresa. Si tratterà di un microfono molto direzionale, in grado di escludere più rumori possibili catturando tutto quello che succede sulla scena.
Audio real time o doppiaggio?
Soprattutto nel cinema si cerca di catturare l'audio vero della scena. Se diventa assolutamente indispensabile, si chiede agli attori di ridoppiare in studio le proprie scene, ma è una pratica che è andata abbastanza in disuso perché è molto time consuming e molti attori non sono capaci di doppiare perché non è il loro lavoro.
Per questo si cerca comunque di avere una microfonazione adeguata e una scena quanto più silenziosa possibile, in maniera tale da riuscire a fare tutto contestualmente.
Tip: rumore ambientale
Vi dico un piccolo trucchetto: se state registrando in un ambiente in cui esiste un rumore di fondo, vi consiglio sempre di catturare 30/60 secondi di rumore ambientale, senza le voci.
Questo perché nel momento in cui andremo a fare dei tagli è possibile che ci siano delle interferenze o dei momenti di silenzio, ecco che avere la registrazione del rumore ambientale, anche semplicemente della strada in cui stiamo girando o della stanza, può essere molto utile per andare a riempire i buchi in cui magari si taglia l'audio in momenti critici , per evitare che rimanga il silenzio.
Questo silenzio in un contesto dove esiste un rumore di fondo verrebbe percepito e quindi romperebbe l'illusione scenica, per questo motivo vi consiglio di riprendere sempre 30/60 secondi di ambiente.
Come utilizzare il microfono
Al di là della scelta del microfono importa molto anche come lo impostiamo. Nel momento in cui attacco una presa USB e quindi lavoro attaccato al computer, posso gestire il volume di ingresso del microfono, cosa che è molto importante per essere certi che non clippi.
A questo punto posso fare due cose: posso lavorare sul gain del microfono se ho una manopola – in questo caso il Blue Yeti per esempio ha un controllo del gain, oltre a quella del volume cuffie.
Microfoni professionali
Nel caso di un microfono più professionale, non avrei delle manopole sul microfono ma passerei da un mixer. La solfa non cambia, perché in ogni caso dal mixer vedrei i volumi di uscita del microfono e quindi andrei a regolare i fader e le manopole in maniera tale che l'audio non clippi in entrata.
Audio clipping: che cos’è?
Che cosa vuol dire clippare? Quando il volume di una registrazione audio diventa troppo alto e arriva alla fine della banda, risulterà distorto perché ho esaurito lo spazio possibile e quindi la voce sta venendo compressa in una maniera innaturale e soprattutto indesiderata.
Questo è assolutamente da evitare! Catturare un audio pulito è essenziale per avere poi una sorgente con cui siamo in grado di lavorare; nel momento in cui io catturo un audio pulito posso poi magari andare a distorcerlo in post produzione, ma se viceversa catturo un audio che sta già clippando, quindi un audio distorto dalla sorgente, non sarò più in grado di recuperarlo.
Capite bene che questo passaggio è assolutamente essenziale. Nel caso stiamo registrando l'audio direttamente sul nostro computer, basta controllare che i livelli siano ottimali, agendo sia dal fader del volume del mio computer, sia dalla manopola del mio microfono – o dalle manopole dai fader del mio mixer se sto utilizzando un mixer.
Registrare direttamente in camera
Se voglio mandare il mio audio pulito direttamente in camera, evitandomi quindi lavoro di sincronizzazione delle due tracce in post, devo controllare che l’audio non stia clippando nemmeno in entrata nella mia videocamera per cui vado ad aprire il menu audio della videocamera e qui vedrò i volumi audio che consentono la regolazione interna dell segnale dal microfono.
Se questo segnale non sta crepando ed è posizionato più o meno intorno a -12 db, allora l'audio è quanto più vicino alla perfezione io possa ottenere. A questo punto sono pronto a registrare, ovviamente se l’audio è troppo basso sto di nuovo commettendo un errore, perché nel momento in cui l'audio è troppo basso io dovrò poi andare ad alzare il volume in post produzione e questo mi porterà fuori tanto rumore indesiderato; se invece è troppo alto, avremo un effetto distorsione che è assolutamente sgradevole per l'orecchio umano.
In entrambi i casi è meglio evitare, questa è una cosa che bisogna azzeccare giusta in fase di ripresa. L'audio deve essere corretto direttamente nel microfono e direttamente in camera, altrimenti poi ci sono problemi.
Editare correttamente l’audio in post
Andiamo ora a vedere come si edita l'audio all'interno del nostro software di editing. Per questa dimostrazione userò Adobe Premiere Pro.
Anche qui dobbiamo tenere a mente tutti gli accorgimenti presi in precedenza, ovvero stiamo attenti che l’audio non sia né troppo alto né troppo basso. Non deve clippare, ma non deve neanche scomparire.
Premiere Pro Audio Gain
Il primo strumento che ci può semplificare la vita è il controllo del gain sulla singola clip. Se clicchiamo con il tasto destro su una clip audio infatti, vedremo tra le varie opzioni il comando Augio Gain. Questo serve a impostare il guadagno massimo per quella clip, in parole povere modificherà il volume dell’intera clip in modo che sia più alto possibile, ma senza mai clippare. Nel video ci sono tutti i passaggi spiegati in dettaglio.
Premiere Pro Loudness Radar
Un tool essenziale per capire che livelli di audio ha il nostro video è il Loudness Radar di Premiere Pro. Come spiegato nel video, questo plug-in consente di misurare la pressione sonora lungo un arco di tempo. Il target da impostare per YouTube è -16 db in LUFS (loudness units full scale).
Hard Limiter per evitare clipping
Lo strumento definitivo per evitare clipping audio, il limiter va applicato alla nostra master track in modo che agisca contemporaneamente su tutte le tracce audio del nostro progetto. Un limiter viene solitamente impostato a -0,3 o -0,1 db, in modo che permetta all’audio di uscire al volume più alto possibile, ma senza mai arrivare a 0 db, che significherebbe clipping.
Esportare correttamente l’audio per YouTube
Ultimo step, sempre spiegato nel video, consiste nell’impostare l’uscita audio sullo standard di YouTube, ovvero -14 db (a differenza dei -24 che sono lo standard broadcast). Anche questo passaggio viene spiegato in dettaglio nel video.
Con questo è tutto, se avete domande non esitate!
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